NONOSTANTE LA SCONFITTA CON LE TURCHE, POMI’ VINCE LA POOL DI CHAMPIONS

Pomì Casalmaggiore – Eczacibasi Vitra Istanbul: 2-3 (25-23, 25-20, 18-25, 8-15)

Pomì: Bacchi 4, Lloyd 2, Sirressi (L), Cecchetto, Ferrara, Gibbemeyer 11, Cambi, Piccinini ne, Olivotto ne, Kozuch 15, Stevanovic 16, Tirozzi 16, Matuszkova 2. Allenatore: Barbolini. Vice: Bolzoni. 

Eczacibasi: Kuzubasioglu (L), Bošković , Kreklow, Arisan, Bağci ne, Kilicli 5, Larson-Burbach 24, Özdemir 4, Calderon Diaz 13, Fürst 8, Ozsoy 4, Demir Güler 10, Poljak 9, Baladin 3, Toksoy Guidetti. Allenatore: Caprara. Vice: Hamurcu.

 

Arbitri: Schimpl (Slovacchia) – Muha (Croazia)

Durata set: 27’, 26’, 25’, 28’, 15,

Mvp: Larsson.

Muri: Pomì 15, Eczacibasi 12.

Aces: Pomì 3, Eczacibasi 5.

Spettatori: 2724.

 

Cremona, mercoledì 20 gennaio. Eczacibasi Istanbul vince la sfida al vertice con Pomì Casalmaggiore, ma alle rosa casalesi la partita consegna due certezze: il primo posto nel girone più duro della Champions League, ed una prestazione di cuore e tecnica che vale come una vittoria.

Un PalaRadi completamente in rosa accoglie Pomì ed Eczacibasi, in campo per l’ultima partita della pool di qualificazione della Champions League 2016. Straordinarie le coreografie organizzate per l’occasione dalla tifoseria locale; e la prima palla a terra, accolta dal boato del pubblico, è di Kozuch. Le campionesse turche sono frastornate, ed esultano come per una vittoria al loro primo punto nel match (quello del 3-1 su errore in ricezione di Tirozzi). Sospinta però dal tifo, la Pomì procede come un rullo e si porta sul 6-1. Sull’8-3, coach Caprara è costretto a chiamare time-out. Qualcosa sembra ottenere, e sul 12-9 è Barbolini a chiedere la sospensione. L’inerzia della Pomì è finita: sul 12-12, la partita ricomincia virtualmente da capo. E’ Calderon a mettere a terra il punto del sorpasso turco: 14-15. Pomì mura e prova a ricostruire. Caprara risponde gettando nella mischia il neo-acquisto Toksoy. L’equilibrio è massimo; e ancora una volta a fare la differenza sono la voglia delle casalesi di avventarsi su ogni pallone ed il calore del pubblico. Il primo set è rosa: 25-23.

Nell’intervallo dopo il primo set, il vicepresidente Legavolley Massimo Boselli consegna il premio “Razzoli” quale miglior allenatore 2013-’14 a Gianni Caprara (all’epoca a Piacenza).

Il secondo set parte sull’altalena. “Tredici pantere”, canta il pubblico rosa. Le casalesi vanno sotto, e sembrano faticare a tenere il ritmo turco. Barbolini punta su Cecchetto nell’inedita veste di schiacciatrice, per potenziare la ricezione; e, punto dopo punto, contando ancora una volta sull’affidabilità del muro, le rosa ribaltano l’inerzia del match: dal 20-20, break sino al 24-20. Il punto che chiude il set è un’astuzia di Tirozzi, brava ad ingannare un muro avversario non abbastanza determinato. F79A1486

Sotto 2-0, l’Eczacibasi campione in carica della Champions non può più permettersi di concedere nulla alle avversarie, se non vuole rischiare una inopinata eliminazione dal torneo continentale. Le turche partono più determinate, le italiane pasticciano un po’: 4-9. Ma il muro rosa continua ad intimidire, e la tifoseria di casa a sottolineare con un boato ogni stampata: 12-12. Le turche provano a reagire: 14-20. Il pubblico rifiata un po’, e pure Barbolini inserisce Cambi e Matuszkova per Lloyd e Kozuch. Il grande cuore rosa non smette di battere e lottare, ma alla fine le bianche riaprono il match: 18-25.

Anche il quarto set parte all’insegna dell’equilibrio. Il pubblico trattiene il fiato nei lunghi scambi. Le turche sfruttano i centimetri in sovrappiù e picchiano forte, ma Pomì lotta su ogni pallone: 8-7. Le bianche si avvantaggiano di un paio di decisioni arbitrali contestate dal pubblico, mentre le rosa cominciano ad accusare un po’ di stanchezza. Sull’8-13, Barbolini getta nella mischia Ferrara per una esausta Bacchi. L’arbitro Schimpl prende l’ennesima decisione dubbia: il pubblico ulula, capitan Tirozzi protesta e si fa ammonire, ma Stevanovic mura e mette a tacere le turche: 17-18. Tirozzi schiaccia, e la partita sembra riaprirsi. E’ un fuoco di paglia: 18-22. Rientrano Bacchi, Cambi e Matuszkova, e Istanbul deve soffrire per portare a casa il quarto set: 22-25.

Si va al tie-break. Eczacibasi sembra più brillante fisicamente, e si porta subito sullo 0-4. Mai però dare per morte le casalesi, più forti dell’ennesima dubbia scelta arbitrale: 4-6. Pomì però non ne ha davvero più, e le turche prendono il largo: 8-15. La Pomì è però prima in un girone incredibile, e l’applauso del pubblico in piedi è tutto per loro.

I commenti. Giorgio Bolzoni (vice allenatore Pomì): “Abbiamo sofferto in qualche fondamentale. Le turche, d’altra parte, dovevano vincere, e potevano contare su una panchina molto più lunga della nostra. Sta di fatto che, per sconfiggerci, han dovuto mettere in campo tre squadre diverse. Usciamo con una certezza: che sono le squadre avversarie a doverci temere”. Giovanni Ghini (direttore generale Pomì): “L’importante era fare il punto decisivo per qualificarci al primo posto. Obiettivo raggiunto. Poi l’adrenalina è venuta meno, e perdere non fa mai piacere; ma usciamo con la certezza che non dobbiamo temere nessuno”. Giovanni Caprara (coach Eczacibasi): “Sono soddisfatto per la vittoria, non per la prestazione. Troppi alti e bassi. Bene il passaggio del turno, ma ora dobbiamo tuffarci subito nel campionato turco”.

 

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