VBC POMI’ NON SOLO SERIE A1: ALITEST VBC VIADANA

Come ormai sappiamo, oltre alla prima squadra, la VBC ha iniziato anche un progetto U20 legato al Viadana Volley, una squadra di ragazze promettenti che militano nel campionato di Serie D Girone G. Abbiamo fatto due chiacchiere con chi guida questa squadra, l’head coach Marco Montaldi e il suo “fido scudiero” coach Nicola Bolzoni, figlio d’arte dell’oggi coach di Orago Giorgio Bolzoni, un allenatore che la Baslenga e il PalaRadi li conosce molto bene, e di Mara Lodi Rizzini allenatrice nelle giovanili del Viadana Volley.

D: Coach Montaldi, parlaci un po’ di questa stagione sinora.

R: Grazie allo stretto rapporto tra Viadana Volley e VBC Pomì è stato creato questo progetto per riuscire a far nascere un settore giovanile di qualità. Possiamo considerare questo un po’ l’anno zero, visto che abbiamo aggiunto all’organico che già era presente a Viadana, due elementi Viola Pedretti e Akur Bakid. L’obiettivo di quest’anno è quello di far fare un salto sia mentale che tecnico a queste ragazze in modo che possano affrontare con tranquillità categorie superiori.

D: Nicola, tu però la Serie D a Viadana l’hai già fatta…

R: Si, ho iniziato qui la stagione scorsa come vice allenatore, ma attorno a metà campionato c’è stato un cambio di guida tecnica e sono stato promosso primo allenatore. Siamo riuscite a portare a casa qualche buon risultato ma è normale che ci serva tempo per rimettere tutto in “carreggiata” soprattutto dopo il clima che si era creato in palestra l’anno scorso…serviva recuperare un po’ di serenità.

D: Sta finendo il girone d’andata, Marco, facciamo un piccolo bilancio.

R: Facciamo un piccolo passo indietro, io vengo da categorie un po’ più alte come B2 e B1, ho accettato molto volentieri di far parte di questo progetto per lavorare con delle giocatrici giovani: la soddisfazione è più grande perché qui si vede davvero il ruolo dell’allenatore. C’eravamo prefissi come obiettivo la crescita tecnica delle ragazze, come dicevo prima, in modo di far fare questo salto di qualità a loro come giocatrici; attualmente, dopo quattro mesi di palestra posso dire che come risultati siamo abbastanza in linea sulle aspettative, mentre quello che magari non ho ancora visto e che vorrei vedere da qui alla fine del campionato, è la maturazione sia tecnica che psicologica delle ragazze nella gestione del gioco.

D: Tu Nicola invece, durante i time out, parli molto con il palleggiatore. Qual è il tuo ruolo esattamente?

R: Io sono un ex palleggiatore quindi so cosa vuol dire trovarsi in certe situazioni. Durante i time out diciamo che do diversi consigli tecnici ai palleggiatori perché sono ragazze molto giovani e quindi non hanno grande esperienza…diciamo che qualche piccolo consiglio può dare quella svolta in un momento difficile. Voglio mi piace essere di supporto a Marco negli allenamenti ma soprattutto mi piace molto confrontarmi e dare a lui il mio punto di vista.

D: Il trade union tra di voi però è proprio il cognome di Nicola…Bolzoni, in questo caso Giorgio, che tu Marco hai anche allenato…

R: Giorgio, come giocatore, è sempre stato una figura molto forte, essendo anche il palleggiatore, che trascinava la squadra. Sicuramente ha sempre avuto dalla parte sua il carattere che serviva ad arrivare ad alti livelli: è riuscito come giocatore ad arrivare alla B1, campionato di ottimo livello, e come allenatore sappiamo bene cos’ha fatto.

D: ora parlami invece di Nicola…

R: per parlare di Nicola parto parlando dell’importante ruolo del “secondo”. Io ho sempre apprezzato il confronto, è molto utile, mi piace ascoltare e metabolizzare quello che ci si dice. Nicola è cresciuto a pane e pallavolo…la sua strada sono sicuro sarà molto vicina a quella di suo padre. C’è una stima reciproca tra di noi, con lui mi trovo molto bene.

D: Nicola invece tu parlaci di Marco.

R: Io Marco lo conoscevo per sentito dire perché quando ero piccolo giravo per la palestra e mi hanno detto che giocavo con i suoi figli. Evidentemente era destino (ride n.d.r.). Quando la società mi ha comunicato che sarebbe stato lui l’allenatore ero molto contento, perché quando una persona arriva da categorie alte (Montaldi ha allenato anche in B1 e B2 n.d.r.) può solo portarti buone cose, tante novità rispetto a come ero abituato io nel giovanile: una preparazione alla partita, a come si gestisce una squadra, come si approccia una trasferta…poi con Marco io mi trovo molto bene, ci confrontiamo e discutiamo molto spesso ma sempre in modo molto positivo. Poi, umanamente è impossibile trovarsi male con Marco!

D: Tre parole per definire la vostra pallavolo.

R.M.: Per me la pallavolo è molto “semplice”, battuta, ricezione e poi chi ha gli attaccanti più forti vince… questo è veramente l’ABC del volley, quello che fa iniziare il gioco.
R.B.: Tre parole? …Lavoro, lavoro e lavoro! Possiamo fare tanti discorsi di coaching ma se non c’è il vecchio sudore c’è poco da fare, è quello che mi hanno insegnato i miei genitori allenatori.

D: La prossima gara è contro la Juvolley di Pralboino. Cosa ti aspetti dalla squadra?

R: Mi aspetto sicuramente una reazione dopo l’ultima di campionato, perché comunque abbiamo avuto tanti alti e bassi. Mi aspetto una reazione d’orgoglio. Incontriamo una buona squadra, terza in classifica, ma sono convinto che sia abbordabile quindi mi aspetto una prova di carattere.

D: Mandate un messaggio alle ragazze.

Montaldi: Ragazze, vorrei tanto che ritrovaste la voglia e la grinta per tornare in palestra e soprattutto per trovare quelle soddisfazioni che sono importanti sia per loro che per la squadra.

Bolzoni: Mettetevi sempre in discussione perché è una fortuna far parte in maniera viva di un team di Serie A visto che ne portiamo lo stemma, imparando così cosa vuol dire la responsabilità di portarlo sul petto.

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