SELFIE COL SORRISO DA STETTINO: LA POMI’ VINCE 3-1

Chemik Police – Pomì Casalmaggiore: 1-3 (23-25, 25-12, 23-25, 17-25)

Chemik: Werblińska 9, Zenik (L), Montaño 14, Gajgał-Anioł ne, Bednarek-Kasza 6, Bełcik 5, Havelková 17, Peña ne, Veljković 13, Kowalińska 5, Mróz ne, Wołosz ne, Jagieło, Maj-Erwardt ne. All: Cuccarini. Vice: Gluszak.

Pomì: Bacchi 5, Lloyd 6, Sirressi (L), Cecchetto (L), Ferrara, Gibbemeyer 14, Cambi, Olivotto ne, Kozuch 18, Stevanovic 9, Tirozzi 11, Matuszkova. Allenatore: Barbolini. Vice: Bolzoni.

Arbitri: Stefan Bernström (Svezia), Andjelko Popovic (Serbia).

Stettino, 20 gennaio. Una straordinaria Pomì Casalmaggiore si impone sulle temibilissime polacche del Chemik Police. Le rosa scendono in campo determinate, sanno reagire alle difficoltà del secondo set ed all’infortunio di Sirressi (con Cecchetto brava a non farla rimpiangere), ed alla fine vincono in crescendo. L’1-3 esterno vale il primato nella pool C della Cev Champions League, probabilmente la più difficile ed equilibrata dell’intera fase di qualificazione.

La cronaca. I postumi del lungo viaggio a Stettino via Berlino si fanno sentire; Francesca Piccinini, ancora convalescente alla spalla, non è a referto; il tifo rumoroso e colorito dei 5000 dell’Azoty Arena incute timore; il Chemik Police è una delle migliori squadre d’Europa; e adattarsi al pallone (diverso rispetto a quello in uso nel campionato italiano) non è facile: ma Pomì scende in campo senza timori reverenziali. Veljković trascina le padrone di casa in apertura di match, ma il muro tiene le rosa in partita. Sotto 14-11, Casalmaggiore cambia ritmo e mette la freccia, con la coppia di centrali Gibbemeyer-Stevanovic in evidenza: 14-17. Montaño prova a tenere le polacche in carreggiata, ma ormai l’inerzia è tutta italiana.

Inizio di secondo set equilibratissimo. Leggero predominio rosa; ma sul 9-8 le polacche prendono il largo e mettono a segno un parziale di 8-1. La ricezione rosa è in affanno, la battuta non incide: Barbolini prova il tutto per tutto gettando nella mischia Cambi, Matuszkova e Ferrara; ma ormai il set è segnato: un 25-12 che non ammette repliche.

Anche nel terzo parziale le polacche partono forte, mentre le casalesi non sembrano ancora ritrovare la lucidità del primo set. Qualche imprecisione nei fondamentali, un po’ di concitazione di troppo nelle fasi di costruzione del gioco: Barbolini chiama il time-out sul 6-2. Si fa male Sirressi (risentimento addominale): entra Cecchetto. Il cambio campo sembra ridar fiato a Casalmaggiore, e coach Cuccarini interrompe subito l’inerzia chiamando time-out. Le polacche riprendono a picchiare forte: 12-6. Lloyd prova a responsabilizzare ancora la coppia centrale, e la scelta paga: Casalmaggiore recupera sino al 18-18. Le polacche sembrano accusare la pressione: 22-23. C’è da soffrire, e nella battaglia è la grinta delle cremonesi a fare la differenza.

Quarto set: Tirozzi suona la carica. Bełcik e Co. non ci stanno a perdere davanti al pubblico amico, ma Casalmaggiore è sicura e persino sfrontata: 5-8. Cuccarini toglie Montaño, un po’ in affanno; non basta però, e deve chiamare subito time-out. La partita si fa concitata, ma Casalmaggiore non lascia cadere nemmeno un pallone a terra, e Kozuch finalizza con intelligenza: 10-17. I volti dicono tutto: si sorride nella metà campo rosa, sguardi scorati dalla parte bancazzurra. Kowalińska prova a prendere le compagne per i capelli. Ma è tardi: due punti di Gibbemeyer per il 16-23 chiudono virtualmente la partita.

Il commento di Giada Cecchetto: “Scendere in campo al posto di una compagna non è mai bello. Comunque ho cercato di non pensare a nulla e di entrare subito nel match. Era un momento difficile della partita, non c’era spazio per lasciarsi travolgere dall’emozione. Ho provato a trasmettere la mia voglia di vincere, e con le compagne ci siamo sostenute a vicenda. Alla fine è arrivato un risultato meritato ed importantissimo; ma ancora non abbiamo vinto niente: vogliamo continuare a dare il meglio, a partire dalla partita di mercoledì prossimo con le turche dell’Eczacibasi”.

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